Le nuove opportunità di lavoro per disoccupati di lunga durata e categorie svantaggiate. Il Comune di Pescara partecipa ad “Abruzzo Include”. Allegrino: “Cerchiamo partner del privato sociale per co-progettare politiche attive e interventi innovativi”

Interventi di carattere assistenziale, ma anche politiche attive e progetti innovativi tesi a favorire l’inclusione e l’empowerment. Sono i punti essenziali della strategia messa in campo dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Pescara per sostenere le persone in stato di fragilità, strategia che si fonda non solo sulla individuazione di attività che consentano il reinserimento nel mondo del lavoro, ma anche su programmi che facilitino l’inclusione sociale, relazionale, sanitaria e culturale.

E’ estremamente vero che i il reinserimento lavorativo è una fase molto importante per uscire da una condizione di disagio ed emarginazione e per riconquistare un proprio ruolo nella società – afferma l’assessore Antonella Allegrino – Ma è anche vero che queste persone hanno bisogno di ritrovare una dignità e, con essa, una qualità del vivere che non sia collegata solo al lavoro. Rientra in questa visione d’insieme, la partecipazione del Comune di Pescara al bando regionale ‘Abruzzo Include’. Per potersi candidare, stiamo cercando partner pubblici e del privato sociale attraverso l’avviso di co-progettazione pubblicato di recente sul sito del Comune (http://www.comune.pescara.it/internet/index.php?codice=119&IDbando=327 ). In caso di approvazione del progetto, l’intervento porterà ad investire sul territorio 450mila euro per fare in modo che soggetti in difficoltà economiche e fuori dal mercato del lavoro, possano essere reinseriti attraverso un’attività che coinvolgerà anche il campo sociale, sanitario, formativo, lavorativo e culturale e che sarà realizzata con una compartecipazione pubblico-privato. Privato sociale che invito pertanto a farsi avanti – aggiunge Allegrino – per partecipare a questa modalità con cui si vuole migliorare l’efficienza e l’efficacia delle azioni nel welfare”.

I progetti dovranno essere elaborati tenendo conto di due linee intervento: l’attivazione di uno sportello per l’individuazione, la presa in carico e il reinserimento socio-lavorativo di soggetti fragili, e azioni di inclusione attiva che favoriscano l’avvio di almeno 63 tirocini nelle aziende coinvolte nel progetto L’intervento è destinato a over 45, donne vittime di violenza, persone uscite dalla dipendenza, ex detenuti, immigrati, senza fissa dimora e persone in situazione di povertà certificata con Isee fino a 6mila euro.

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