Nuovo Piano Sociale, grande partecipazione anche alla seconda giornata dei World Cafè. Presenti più di cento persone in rappresentanza di oltre 70 associazioni e cooperative. L’assessore Allegrino: “ Un metodo di lavoro e di condivisione inedito per il Settore Politiche Sociali del Comune di Pescara”

Grande partecipazione e tante proposte innovative anche in occasione del secondo appuntamento con i World Cafè, i tavoli di lavoro promossi dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Pescara nel percorso di stesura del nuovo Piano sociale di ambito distrettuale, che individuerà interventi e servizi in campo sociale e socio-sanitario nei prossimi tre anni e a cui in mattinata ha portato il suo saluto anche il sindaco Marco Alessandrini. Circa 130 persone, in rappresentanza di oltre 70 associazioni di volontariato e del terzo settore (elenco in allegato) che operano nel sociale, ma anche in campo culturale, sanitario e sportivo, hanno preso parte all’incontro organizzato nella sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo,  incentrato sul tema dei “Servizi a carattere comunitario e residenziale destinati alle fasce più fragili della comunità” come disabili, minori e anziani e delle “Misure di inclusione sociale”. Un confronto costruttivo e partecipato che, oltre a consentire un’analisi dettagliata dei bisogni sociali che connotano le aree  di intervento, ha permesso di elaborare una serie di proposte strategiche per lo sviluppo di una rete di servizi e di sinergie tese al miglioramento del  benessere collettivo.

Anche da questa seconda giornata di lavoro, come già avvenuto nel primo World Cafè incentrato sui temi dell’accesso e della presa in carico, è emersa la necessità  di realizzare una mappatura di tutte le realtà che operano sul territorio e dei servizi comunali, affinché ci siano informazioni dettagliate a disposizione della cittadinanza. Sono state inoltre evidenziate numerose esigenze come quella di istituire protocolli operativi che prevedano una collaborazione e un dialogo tra le associazioni che assistono le fasce più disagiate della popolazione, di reperire luoghi dove incontrarsi e confrontarsi, di attuare programmi di empowerment tesi ad un’azione di inclusione sociale che non sia fondata solo sull’inserimento socio-lavorativo ma miri a ricostruire la dignità umana. Entrando poi nello specifico, ci sono state richieste di potenziare l’attività dei centri diurni per minori rispetto agli orari di apertura, di attuare progetti che riducano i lunghi tempi di permanenza nei centri di accoglienza, di creare comunità terapeutiche ed educative anche per gli adolescenti che manifestano disagi psichici, di realizzare centri di longevità attiva a livello di quartiere dove ci sia un’integrazione anche di carattere socio-sanitaria, di creare tavoli sulla disabilità di confronto permanente. Insomma, tantissime proposte raccolte attraverso un metodo di lavoro e di condivisione degli argomenti e degli interventi mai adottato nella storia del Settore Politiche Sociali del Comune di Pescara. A tutte le realtà che hanno partecipato va il mio ringraziamento per la disponibilità e per la volontà manifestata di fare rete. Ci adopereremo subito per mettere in campo azioni specifiche che siano tese alla diffusione di informazioni e alla valorizzazione delle attività svolte da ogni associazione, mentre per quanto riguarda la redazione del Piano sociale invito tutti coloro che hanno partecipato ai World Cafè, e anche chi non ha avuto la possibilità di farlo, di continuare a mandarci spunti e idee, via mail”. Nelle due giornate dei World Cafè sono stati istituiti 14 tavoli di lavoro: 7 nella prima giornata (accesso, presa in carico, integrazione socio-sanitaria, pronto intervento sociale, affido e adozione, servizi di assistenza domiciliare e di prossimità) e 7 nella seconda (asili nido e servizi innovativi per l’infanzia, centri diurni socio-aggregativi per minori, anziani e disabili, centri residenziali e semi-residenziali per i minori, centri residenziali e semi- residenziali per anziani, centri residenziali e semi-residenziali per persone disabili, servizi per l’autonomia degli studente disabili e, infine, inclusione sociale e misure di sostegno al reddito). 

Al termine dei lavori sono stati eletti i cinque rappresentanti che faranno del Gruppo di Piano, lo strumento operativo nella redazione del documento. I più votati sono risultati i rappresentati delle associazioni On the Road, Movimentazioni, Ananke, Aism e Anfass.

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